Era l’inizio dell’estate 2011 e sul terrazzo della casa di Luca Caviezel a Catania, si erano riuniti alcuni amici gelatieri, chiamati a raccolta dal Maestro e dal suo eterno amico Carlo Pozzi, per un compito importante.
Quel giorno Carlo non era riuscito a scendere e Luca lo chiamò al telefono: “Carlo noi siamo tutti qui, è deciso, ci vediamo a Cefalù e facciamo la nostra prima riunione. Questa volta non mancare…”.
Pochi mesi dopo, a settembre si è tenuta in una sala del Comune di Cefalù, la prima riunione di un gruppo di amici che volevano cercare di mettere un po’ di chiarezza sulla definizione di gelato artigianale e sul ruolo centrale che avrebbe dovuto avere il gelatiere. In quell’occasione decisero anche di darsi un nome.

L’idea venne a Giorgio De Pellegrin: “Se siamo qui per il gelato allora potremmo chiamarci i Gelatieri per il Gelato”.
Nacque così il movimento dei Gelatieri per il Gelato e Luca Caviezel ne fu l’ispiratore, il motore e il fulcro, trasmettendo tutta la sua energia e determinazione per il raggiungimento degli obiettivi.
Il Movimento nel 2016 si è costituito in Associazione Culturale e tra i nomi di coloro che hanno siglato lo Statuto, spicca quello di Luca Caviezel, classe 1923, ma ancora in prima linea…
Conservo e ricordo le numerose lettere scritte dal Maestro agli associati per spronarli a portare avanti l’etica e la cultura del gelato artigianale di tradizione italiana con energia, in modo da riconquistare quella dignità gastronomica che avrebbe dovuto conservare nei secoli, ma che stava inesorabilmente perdendo.
I Gelatieri per il Gelato nonostante queste importanti perdite: prima Carlo, poi Giorgio ed infine Luca, hanno tenuto fede ai loro insegnamenti e continueranno a seguire le stesse filosofie che li hanno animati.
Luca Caviezel è stato il più innovatore dei Gelatieri, ha sempre visto più avanti degli altri ed è stato e sarà sempre un faro in grado di illuminare la strada di chi si è spinto nel nostro settore con passione e voglia di crescere.
“I Gelatieri per il Gelato non possono che ringraziarti per quello che rappresenti per tutta la categoria e augurarti la pace.”
Un abbraccio ai tuoi figli e alle tue nipoti.